Le Malattie Croniche non Trasmissibili (MCNT) sono la principale causa di morte in Italia, responsabili del 70% dei decessi. Patologie come malattie cardiovascolari, tumori e diabete rappresentano una sfida crescente per il sistema sanitario, impegnando l’80% del budget.

In Italia le Malattie Croniche non Trasmissibili (MCNT) sono prevalentemente patologie croniche multifattoriali ritenute responsabili del 70% dei decessi totali registrati.

In particolare, le malattie cardiovascolari, i tumori, le malattie respiratorie croniche, malattie metaboliche, patologie muscoloscheletriche sono da anni la principale causa di morte e sono ad alto impatto economico sui sistemi sociosanitari di tutto il Mondo.

In Italia le MCNT rappresentano oltre il 75% delle malattie globali e impegnano circa l’80% del budget totale sanitario che i paesi europei spendono per la tutela della salute, Italia compresa.

I dati già allarmanti sono destinati a peggiorare se non si realizzano strategie assistenziali e politiche sanitarie di contrasto basate oltre che su una corretta prevenzione e sul miglioramento di cure più efficaci anche su programmi educazionali intesi a limitare le principali cause determinanti le Malattie Croniche non Trasmissibili (MCNT) lo afferma Augusto Sannetti Presidente della Società Italiana Educazionale Medicina di Precisione in corso della conferenza stampa per la presentazione del “XXIV Congresso Nazionale di Bari” del 18/19 Ottobre p.v. presieduto dal Prof. Piero Portincasa Professore Ordinario di Medicina Interna, Direttore Clinica Medica A. Murri, Dipartimento di Medicina di Precisione e Rigenerativa e Area Ionica (DiMePre-J) Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Recentemente l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha identificato nella sorveglianza uno dei pilastri fondamentali per qualsivoglia strategia contro l’MCNT che insieme ad un adeguato monitoraggio, prevenzione e cura può diminuire il numero enorme dei decessi precoci e migliorare la qualità della vita di milioni di persone in Italia.

Le Malattie Croniche non Trasmissibili (MCNT) sono malattie a lungo termine e sono generalmente causate da fattori di rischio come l’età, la genetica, lo stile di vita, l’ambiente ed i fattori epigenetici individuali, come sostiene anche Silvio Garattini  Fondatore dell’Istituto Mario Negri di Milano punto di riferimento della Farmacologia e più in generale di tutta la Sanità in Italia.

Malattie come arteriosclerosi, infarto del miocardio, ischemie, tumori (cancro polmone, mammella, colon) malattie metaboliche, diabete di tipo2, broncopneumopatie ostruttive, malattie neurologiche come Alzheimer, Parkinson, demenza senile possono essere evitate e contrastate conferma Silvio Garattini con una adeguata prevenzione che può evitarne le complicanze anche attraverso una “Medicina di Precisione” conosciuta come medicina personalizzata o genomica personalizzata che rappresenta un pilastro fondamentale nell’evoluzione della cura della salute per tutte le persone.

Questo approccio emergente combina dati genetici e genomici con i fattori clinici e ambientali che relazionano con i diversi impatti del microbioma umano e con le caratteristiche legate al genere, approccio che consente di valutare in modo accurato i rischi individuali e di personalizzare le strategie, le diagnosi, prevenzione e gestione delle malattie.

I progressi compiuti dalla ricerca scientifica e dalla clinica negli ultimi 10/15 anni grazie a studi e ricerche internazionali di grande rilevanza scientifica come “l’International Human Genoma Project” valorizzato da Francis Collins Direttore dello Human Genoma Research Institute (USA) e padre del genoma umano, a cui si deve il completamento della mappatura dell’intero codice genetico umano racchiuso in tre miliardi di lettere del DNA che insieme alle acquisizioni più recenti di un ulteriore progetto scientifico denominato “International Human Microbioma Project” hanno offerto sempre più preziose informazioni basate sulla caratterizzazione completa del Microbioma Umano attraverso il sequenziamento mirato del 16rRNA (Ribosoma RNA) batterico e il sequenziamento dell’intero genoma microbico attraverso la conoscenza sempre più approfondita delle scienze omiche come la trascrittomica microbica,  la metabolomica e la proteomica.

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Un team di scienziati italiani, in collaborazione con Harvard, ha identificato una nuova biomolecola che regola l’infiammazione e promuove la neuroprotezione. La scoperta sarà discussa al prossimo Congresso Nazionale di Medicina di Precisione, con l’obiettivo di rivoluzionare il trattamento di patologie complesse e croniche.

La Società Italiana Educazionale Medicina di Precisione a voce del Presidente Augusto Sannetti ha annunciato la recente scoperta ad opera di Scienziati e Ricercatori dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma che in collaborazione con “Harward University” di Cambridge nel Massachusetts (USA) hanno scoperto una biomolecola endogena di segnale e fattore trascrizionale che regolando l’energia omeostatica del sistema immune è in grado di avere una interazione positiva sull’espressione dei geni up and down deregolati che producono infiammazione, dolore, infezioni e alterazioni metaboliche.

La biomolecola scoperta parte integrante del sistema immune è infatti un carrier del gene NAPE.PLD (N-ACIL-Fosfatidiletanolammina-Fosfolipasi-D) è utilizzata per la produzione endogena on demand di Palmitoiletanolamide che agendo direttamente attraverso il meccanismo ALIA (antagonismo locale contro il danno) sopprime la degranulazione dei mastociti attivando i ricettori PPAR-alfa e GPR5s e indirettamente i ricettori CB2 e CB1 svolgendocosì un ruolo determinante sul controllo e genesi dell’infiammazione e della neurodegenerazione.

La notizia già pubblicata su “International Journal of Molecular Sciences” è il risultato del lavoro di un prestigioso gruppo di ricerca Italianocoordinato dal Prof. Giovanni Sarnelli dell’Università “Federico II” di Napoli e dal Prof. Giuseppe Esposito dell’Università “La Sapienza” di Roma da sempre impegnati nello studio e nella ricerca della Neuroinfiammazione e della Neurodegenerazione.

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